Secondo la scienza esiste un’età solitamente accomunabile a tutti e in cui inizia la cosiddetta vecchiaia. Scopriamo qual è e perché è cambiata negli anni.
Da che il mondo esiste, l’essere umano ha sempre cercato di vivere quanto più possibile, dapprima lottando letteralmente per la sopravvivenza e, subito dopo, cercando di prolungare per quanti più anni possibile la sua permanenza sulla terra. Oggi, con le comodità di cui gode gran parte della popolazione, il vero nemico da affrontare è diventato la vecchiaia e il decadimento cognitivo e fisico che porta con sé nella maggior parte dei casi.
Ma quando inizia, esattamente questo periodo della vita? Secondo la scienza, ad oggi c’è un’età che più di altre può indicarne l’inizio. Il tutto considerando, però, che si tratta di un numero che negli anni ha continuato a spostarsi in avanti e che non è escluso che lo faccia ancora.
Ecco a che età inizia la vecchiaia secondo la scienza
Iniziamo col dire che chi asserisce che la vecchiaia è per lo più un fatto mentale ha pienamente ragione. Nella maggior parte dei casi, infatti, chi si sente giovane e non teme l’avanzare dell’età tende a restare pimpante e in grado di vivere a pieno la sua vita anche in età avanzata. Detto ciò, se proprio si vuol dare un momento di inizio alla vecchiaia si può dire che oggi l’età di 75 anni è la più quotata.
Ovviamente non si tratta di un fattore che vale per tutti perché a onore del vero ci sono persone di anche 80 anni che sono nel pieno della loro vita e che risultano ben più attive di altre che hanno un’età minore. Aspetto, questo, che rende sempre più chiaro il perché la vecchiaia sia appunto un fattore mentale.
A ciò si aggiunge inoltre la consapevolezza che con il passare del tempo, l’allungarsi dell’aspettativa di vita, i tanti modi (oggi conosciuti) per mantenersi in forma, ecc. hanno spostato l’età biologica in cui dovrebbe iniziare l’anzianità. Basti pensare che secoli fa, a 25 anni ci si dichiarava già quasi vecchi e che fino a 15 anni fa, la vecchiaia era indicata intorno ai 65 anni. Insomma, sebbene la scienza abbia dovuto dare un parametro di massima, non è da escludere che tra qualche anno, l’età minima per sentirsi vecchi avanzerà ancora di un po’.
E tutto grazie anche alle tante risorse delle quali godiamo oggi e che ci consentono, con un po’ di impegno, di mantenerci giovani e in salute il più a lungo possibile.